venerdì 29 marzo 2013

Nunzio & Dessì nella collezione Biedermann

NUNZIO & DESSI

SENZA TITOLO 
 

Due artisti italiani nella collezione Biedermann.

14 Ottobre 2012 - 16 Giugno 2013

L’Arte italiana ha sempre avuto un posto speciale nella collezione Biedermann.


La Mostra di apertura nell’ ottobre 2012 si è concentrata su Gianni Dessì e Nunzio i loro lavori sono parte integrante nella collezione Biedermann.

Allestita in diverse sale del museo, la mostra comprende quasi una trentina di grandi opere, di cui tredici di Nunzio, tutte parte della collezione Biedermann, e sedici di Dessì, di cui dieci provenienti dalla raccolta tedesca e cinque dall'Italia.

Nunzio Di Stefano nasce nel 1954 a Cagnano Amiterno, in provincia de L’Aquila, vive e lavora a Roma e Torino. In Italia Nunzio è considerato uno degli scultori più importanti della sua generazione le sue sculture vengono realizzate con materiali in legno e piombo, infonde le sue opere con un forte senso di equilibrio e armonia. Lavorando spesso con legna bruciata realizza superfici vellutate, intensamente nere che assorbono e riflettono la luce in un modo profondamente evocativo.

La vasta produzione di Gianni Dessì spazia dai disegni e dipinti di piccolo formato fino alle sculture e installazioni di grandi dimensioni. Dessì, vive e lavora a Roma, la città dove è nato nel 1955. Formatosi come scenografo, egli spesso crea grandi figure teatrali in cui la pittura, la scultura e l’installazione sembrano confondersi. I suoi lavori si distinguono per la grande complessità del gesto artistico e per il modo in cui l'artista abbina le diverse tecniche e i differenti materiali.

Indirizzo: Museumsweg 1, 78166 Donaueschingen, Germania
Telefono: +49 771 8966890
                          











 

lunedì 25 marzo 2013

Raimondo Bonamici - Repertorio 30



RAIMONDO BONAMICI
 Repertorio 30
Silva Centro Arquitetos
ASCA99
Porto, Portogallo


Non è nei termini di una appropriazione linguistica compiuta in altri ambiti come quello letterario o cinematografico, che ha senso parlare dell'opera di Bonamici, presenti ad esempio in film come Blade Runner o Alien, o nei romanzi di Philip Dick o di Thomas Pynckon, ultimamente apportatori di grandi suggestioni, quanto di una sorta di passaggio naturale e necessario all'uso di questi materiali che costituiscono l'usuale territorio di tutti i giorni.
L'adeguamento delle forme radicate nell'esperienza iconografica di Bonamici, già segnalata come l'unica libertà superstite, ne è l'in
equivocabile segnale.
In particolare la forma ovoidale è una costante quasi ossessiva, che troviamo presente in una tridimensionalizzazione scultorea che testimonia un passaggio ulteriore nella ricerca di Bonamici. La forma ovoidale è un simbolo universale di per sé, legato alla sua genesi del mondo e alla sua differenziazione. Esso svolge in tutte le cosmogenie il ruolo di immagine e di modello della totalità. Ma oltre la dispiegazione della simbologia legata alla forma ovoidale, presente in tutti gli angoli della terra, certo ben nota al lavoro di Bonamici, essa rappresenta più specificamente qui
una sorta di incroci di moduli formali ed espressivi legati all'idea della circolarità che troviamo appunto riscontro nei vari momenti della storia dell'uomo. Attraverso questa continuità Bonamici tenta di stabilire una linearità ideale tra ciò che è stato frutto della sintesi biochimica originaria e ciò che è derivato dallo sviluppo della capacità intellettuale e fabrile dell'uomo. Tale continuità trova ulteriore riscontro nell'uso, pressoché esclusivo, di colori quali il nero e il bianco sono infatti i due poli esterni della scala cromatica, la tenebra e la luce.
Nel lavoro di Bonamici si avverte
una tensione che è appunto frutto di questa coesistenza di elementi, forme profondamente diverse nella loro origine, tra i quali non si tenta una conciliazione degli opposti, ma una vera e propria osmosi rigenerativa.
Attraverso questa tensione si cerca quel minimo comun denominatore che tiene unite le cose nel corso della storia.








Silva Centro Arquitetos
ASCA99

Rua da Firmeza, 370
4000  PORTO, PORTUGAL

Inaugurazione 2 aprile 2013
3 aprile 30 maggio 2013
Orari: da lunedì a sabato 15:00 - 20:00
Ingresso libero
info@asca99.com


sabato 2 marzo 2013

Casoria Contemporary Art Museum

Reflection White – Black or not
Arte dalla Macedonia
2 marzo 2013 – 2 aprile 2013


 
Dal 2 marzo 2013 alle ore 18.00 il museo CAM di Casoria offre ai propri visitatori un’anticipazione
della Biennale di Venezia con la mostra “Reflection; White – Black or not”, a cura di AntonioManfredi e di Ana Frangovska, con il patrocinio del Ministero della Repubblica della
Macedonia e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casoria in collaborazione con la  National Gallery of Macedonia.
Ana Frangovska, curatrice della National Gallery of Macedonia, porta in mostra a Casoria l’opera di Elpida Hadzi-Vasileva, prima di trasferirla al Padiglione Macedone della Biennale lagunare.
Insieme ad Hadzi-Vasileva espongono al CAM 13 tra i più importanti artisti macedoni, Blagoja Manevski, Jovan Shumkovski, Slavica Janeslieva, Antoni Maznevski, Goce Nanevski,
Zaneta Vangeli, OPA (Denis Sarakinovski and Slobodanka Stevcevska), Boris Semov, Osman Demiri, Nehat Beqiri, Simon Semov, Nove Frangovski, che offrono prospettive, contenuti ed espressioni artistiche di un Est europeo sempre all’avanguardia. La mostra “Reflection; White – Black or not” si inserisce nel programma multiculturale del museo CAM che ormai da anni rivela la propria tendenza verso la ricerca, l’apertura e il dialogo. Secondo quanto asserisce Antonio Manfredi “ La purezza delle linee, la poesia delle forme e dei monocromi si evolve negli artisti macedoni in citazioni silenti, in opere dall'eleganza formale che sussurra un vissuto complesso e profondo. Il bianco ed il nero si rincorrono, giocano e si trasformano in opere che sviliscono i materiali, che ne rinnovano la consistenza e ne deturpano il concetto usuale.”Occasione quindi ghiotta per gli appassionati e per i curiosi per una mostra imperdibile e unica nel suo genere, visibile al CAM fino al 2 aprile 2013.

CAM | Casoria Contemporary Art Museum
Via Duca d'Aosta 63/A
80026 Casoria, Naples - Italy
www.casoriacontemporaryartmuseum.com
Tel/fax + 39 0817576167