mercoledì 30 dicembre 2015

MARCEL DUCHAMP - DADA E NEODADA - ASCONA (SVIZZERA) 2016


MARCEL DUCHAMP – DADA E NEODADA




ASCONA (SVIZZERA) - MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA
(via Borgo 34)
27 marzo – 26 giugno 2016

L’esposizione, organizzata in collaborazione con lo Staatliches Museum di Schwerin (Germania), rientra nel novero delle celebrazioni svizzere, per il 100° anniversario dalla nascita del movimento Dada, fondato a Zurigo nel 1916.
La rassegna presenta una selezione delle più importanti ed emblematiche opere di Marcel Duchamp, affiancate a quelle dei maggiori esponenti di Fluxus.

 Nel 2016, la Svizzera festeggia il 100° anniversario del movimento Dada, fondato a Zurigo nell’ormai leggendario Cabaret Voltaire. Nel 1916, reagendo agli eventi della prima guerra mondiale, i dadaisti attaccarono i falsi valori del progresso borghese, le certezze e i sistemi costituiti, rompendo con ogni schema razionale. Anche in campo artistico, si adoperarono a demolire i canoni vigenti, sovvertendo le norme gerarchiche e le barriere fino ad allora esistenti tra letteratura, teatro, musica e belle arti.
Per celebrare il centenario, il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona ospita, dal 27 marzo al 26 giugno 2016, la mostra Marcel Duchamp – Dada e Neodada, organizzata in collaborazione con lo Staatliches Museum di Schwerin che, per l’occasione, ha deciso di concedere in prestito le opere della sua prestigiosa collezione.
La rassegna presenta una selezione dei più importanti o emblematici lavori di Marcel Duchamp, personalità che ha avuto una grande influenza sulle avanguardie sviluppatesi tra le due guerre, fino a diventare il nuovo “Michelangelo dell’arte moderna”, precursore e ispiratore di gran parte dei movimenti che sono giunti fino ai nostri giorni: dalla Pop art all’arte concettuale, da Fluxus, alla Net e Mail art.
Il percorso espositivo ruoterà attorno alla famosa manipolazione della Gioconda di Leonardo da Vinci con barba e baffi - tra i ready-made più divertenti e dissacratori della produzione di Duchamp - trasformata in un ritratto dadaista. A essa si aggiungono altre creazioni altrettanto significative, dal celebre Nu descendant un escalier (1911/1937) ai primi ready-made come Il pettine (1916/1964), a quelli più tardi come i Tabliers de la blanchisseuse (Grembiuli della lavandaia) del 1959.
Accanto a queste opere si alternano le opere degli artisti di Fluxus, un movimento neodadaista costituitosi nel 1962 ma già operante sul finire degli anni 1950, anche grazie all’intermediazione di Duchamp. La mostra riunisce 11 adepti del gruppo, dal suo promotore Georges Maciunas, qui rappresentato con la serigrafia Stomac Anatomy Apron, a Nam June Paik, Ben Patterson, Dick Higgins, Philip Corner, Daniel Spoerri, Ben Vautier, e altri.
Come già per Duchamp, anche per gli esponenti di Fluxus il senso dell’umorismo e il gioco diventano strategie imprescindibili per intaccare schemi visivi e di pensiero consolidati dalla cultura e dal luogo comune: i loro lavori sconfinano in campi diversi dell’operare artistico, contaminandosi grazie all’eclettica fusione di più codici artistici. Caratteristiche che si manifestano in modo particolarmente evidente in Al Hansen (pioniere della performance e dell’happening art), nella sua nota serie di collage ispirati all’immagine di Venere, come la Streichholz Venus del 1992, composta da fiammiferi, o la Zoo Venus del 1995, realizzata con un assemblaggio di animaletti in plastica. Così il Fluxus Altar di Geoffrey Hendricks associa alle sue immagini di cielo, apparentemente romantiche, oggetti e mobili installati nello spazio circostante. Anche le famose boîtes di Duchamp sono riprese in nuove varianti, nell’assemblaggio collettivo della Fluxus Virus Box (1992), nella scatola Autoritratto (1986) di Emmet Williams e nelle Optimistic Box di Robert Filliou, a indicare quanto il pensiero e l’agire di Duchamp siano ancora vivi e attuali.






MARCEL DUCHAMP – DADA E NEODADA
Ascona (Svizzera), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34)
27 marzo – 26 giugno 2016

Informazioni:
tel. +41 (0)91 759 81 40;
museo@ascona.ch
http://www.museoascona.ch



lunedì 7 dicembre 2015

MAURO STACCIOLI - ARC#IVE, VOLUME 1:




MAURO STACCIOLI

ARC#IVE, VOLUME 1:

a cura di Lorenzo Respi

Museo d’Arte Contemporanea
Viale Padania 6 - 20851 Lissone (MB)

BALLATOIO LIVELLO 2 ~ 3
10 dicembre 2015 - 23 gennaio 2016

Impegnati nell’organizzazione, conserva-zione e aggiornamento sia delle opere sia dei documenti degli artisti, gli Archivi svolgono un importante ruolo nel sistema dell'arte. Fondamentali non soltanto per la loro funzione di catalogazione, tutela e promozione artistica, gli Archivi incentivano ricerche a fini di studio o di pubblicazione, impegnandosi altresì nella orga-nizzazione di seminari ed esposizioni. A conferma del ruolo e dell’attività da loro svolta, il MAC intende divulgare la cono-scenza di questi Archivi presso il grande pubblico. Il progetto, nato da un’idea di Alberto Zanchetta, permetterà di consul-tare tutta una selezione di documenti, carteggi, foto, cataloghi o “ephemera” afferenti a un particolare periodo o evento connesso alla vita di un artista. La disponibilità di questo materiale non costituirà quindi un semplice corollario all’interno di un percorso espositivo ma diventerà esso stesso il perno di una serie di mostre che si protrarranno nel corso dell’anno.
La rassegna si apre con un primo ciclo di quattro esposizioni, a cura di Lorenzo Respi e Simona Santini, e organizzato da All Around Art. Inaugura il percorso la mostra dedicata all’Archivio Mauro Stac-cioli.
Riconosciuto a livello internazionale co-me uno tra i più importanti scultori del secondo Novecento, Mauro Staccioli è professionalmente ancora attivo. Volter-rano di nascita e milanese d’adozione, ha iniziato il suo percorso alla fine degli anni Sessanta, concentrandosi su una coerente e instancabile ricerca nella realizzazione di installazioni scultoree site specific.
Presente all’interno delle più importanti rassegne internazionali di scultura, vanta la realizzazione di una lunga serie di sculture-intervento tra Italia, Stati Uniti, Corea, Germania e Belgio, passando per Israele, Taiwan, Puerto Rico, Ecuador, Portogallo. Chiamato a confrontarsi con i centri urbani e con i più suggestivi pae-saggi naturali, Staccioli realizza opere che – dopo un lungo percorso di ricerca formale – intrecciano un fecondo dialogo con l’ambiente.
L’Archivio che cura, tutela e promuove il suo lavoro è nato nel 2012 e ha sede pres-so la Galleria Il Ponte di Firenze, che da anni segue l’attività dell’artista. Il princi-pale compito dell’Archivio è di conservare i documenti relativi al lavoro di Staccioli: dalla corrispondenza ai disegni, dai cata-loghi ai ritagli stampa, dalle fotografie delle opere alle maquette dei progetti rea-lizzati oppure mai conclusi. La mostra al Museo di Lissone presenta un’accurata selezione di materiali originali, per la maggior parte inediti, tra cui i primi schizzi per la realizzazione del “Muro”, eretto alla Biennale di Venezia del 1978, e l’invito a partecipare al Simposio di Scul-tura organizzato in occasione delle Olim-piadi di Seul del 1988 (firmato da Pierre Restany sulla carta intestata dei giochi olimpici); taccuini personali e altre foto-grafie raccontano invece gli incontri e le frequentazioni dello stesso Staccioli.
L’esposizione al Mac è un’occasione per spiare dal “buco della serratura” e cono-scere aspetti poco noti della vita perso-nale e professionale di un grande artista del nostro tempo.




www.museolissone.it
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 – 039 2145174

 Mercoledì e Venerdì h10-13
Giovedì h 16-23
Sabato e Domenica h10-12 / 15-19




domenica 4 ottobre 2015

SENZA CONFINI - Museolaboratorio





SENZA CONFINI
Museolaboratorio - ex manifattura tabacchi, vico Lupinaio 1, 65013 Città Sant’Angelo (Pe)
Dal 03 al 31 Ottobre 2015
Vernissage: sabato 03 ottobre 2015, h 19:30
A cura di
Marianne Wild

Sette artisti molto diversi tra loro, artisti che hanno il coraggio di non rimanere fissati in vaghe utopie ma di lavorare seguendo naturali norme di orientamento secondo gli insegnamenti ricevuti dai loro maestri e poi elaborati in piena autonomia. Sono artisti che hanno la facoltà di riconoscere il bello e di rappresentarlo sia in pittura che in scultura e in fotografia e che sono felici di mostrare le loro opere.

Artisti
. Tommaso Cadoni
. Mattia Malvicino
. Maurizio Modena
. Massimiliano Muner
. Gianfranco Scriboni
. Arjan Shehaj

 Orari di apertura
il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 18,00 alle 21,00
chiuso martedì e mercoledì

Museolaboratorio - ex manifattura tabacchi, vico Lupinaio 1, 65013 Città Sant’Angelo (Pe)
tel. 085/960555 - info@museolaboratorio.org - www.museolaboratorio.org


 

 


 

CIRIACA+ERRE - Suspended Light 2015 - AMACI



Per la Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI,
Associazione dei Musei d’arte Contemporanei Italiani

Sabato 10 ottobre 2015, ore 19.30
Fondazione SoutHeritage presenta una nuova opera site-specific dell’artista

CIRIACA+ERRE
Suspended Light 2015
Una luce sospesa fluttua solitaria in uno spazio estremo in cemento.
Un appello a mantenere vivo il rapporto, sempre più fragile, che lega l’uomo con la natura.

a cura di Lucia Ghidoni
11 ottobre > 31 dicembre 2015
INDEXarea presso gli spazi del Centro per la Creatività "Cecilia", Tito/Potenza.

 In occasione della Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, Fondazione SoutHeritage inaugura il terzo appuntamento di INDEXarea, il primo spazio dedicato agli artisti contemporanei lucani all'interno del Centro per la Creatività Cecilia di Tito/Potenza, invitando l’artista CIRIACA+ERRE a esporre e confrontarsi con la sua terra d’origine, la Basilicata.

INDEXarea, uno spazio espositivo estremo interdetto al pubblico, una scatola di cemento rettangolare di oltre venti metri di lunghezza, ospita l'opera site specific Suspended Light dell’artista Italo-Svizzera di origini lucane, che ora vive e lavora tra Londra e Lugano.

La sua figura poliedrica, fra le più interessanti del panorama italiano, si è affermata a livello internazionale grazie ad una carriera onorata da premi e mostre in importanti gallerie e sedi istituzionali. Il filo conduttore che accomuna la sua produzione artistica è la ricerca del sé e di un'identità intima e sociale, dove l'instaurarsi di un legame intenso con lo spettatore, attraverso un suo costante coinvolgimento fisico ed emozionale, rende ogni opera unica e di forte impatto esperienziale.

CIRIACA+ERRE, data la particolare conformazione dello spazio, crea un'opera site specific che sorprende nella sua semplicità e per la potenza emotiva e simbolica di cui è intrisa.
Come nella sua recente installazione, realizzata per EXPO 2015 a Milano, Suspended Balance, l’artista si confronta nuovamente con la mancanza di un contatto diretto col fruitore e sulla relazione tra uomo e ambiente.
"Per la prima volta nella storia della vita sulla terra, una singola specie è in grado di influire cosi’ radicalmente sul destino di tutte le altre.- dichiara l’artista- Osservo quindi il microcosmo umano come paradosso del macrocosmo dove tutto è collegato, Tutto è Uno."
Suspended Light è una luce solitaria immersa nel buio che rievoca, con il suo lento muoversi nello spazio, il magico volo di una lucciola, animale indice per eccellenza della salute ambientale di un territorio, la cui graduale scomparsa dalle campagne italiane ha tristemente segnato il cammino della nostra società contemporanea verso l'industrializzazione.
La sua presenza simbolica nello spazio del Centro per la Creatività Cecilia è un invito per lo spettatore a lasciarsi affascinare dal movimento di questo tenue bagliore, ma il suo errare solitario e artificiale è anche un chiaro segnale di attenzione ai problemi che attualmente scuotono la Basilicata, regione rurale rimasta pressoché incontaminata fino ai giorni nostri ed ora fortemente a rischio anche a causa dell'estrazione del petrolio, con significative ripercussioni a livello ambientale e sociale.

Suspended Light è un monito alla conservazione e alla tutela del nostro patrimonio ambientale, un appello a mantenere vivo il rapporto che ci lega alla natura ed evitare che questa ricchezza costantemente sotto minaccia diventi solo, per dirla con le parole di Pier Paolo Pasolini “un ricordo, abbastanza straziante, del passato”.

L'inaugurazione di INDEXarea si inserisce in una serie di eventi culturali promossi in collaborazione con le associazioni attive presso il Centro “Cecilia” le quali, in contemporanea, inaugureranno il loro palinsesto dedicato alla cultura contemporanea. Una giornata tutta dedicata all’arte contemporanea in cui saranno presentate le piattaforme: VIDEO 1:1, ODES (Orizzonte Degli Eventi Sonori) e INTRAVIEW.
VIDEO 1:1 è un format dedicato alla giovane videoarte per il quale un curatore, in un rapporto di identificazione 1:1, è invitato a selezionare un artista e un video rappresentativi della propria visione del contemporaneo. Per questa edizione Simona Caramia, curatrice e storica dell'arte attenta alle nuove tendenze della contemporaneità, ha scelto di presentare un lavoro di Giulia Giannola (Napoli, 1985).



La piattaforma ODES (Orizzonte Degli Eventi Sonori) dedicata invece alla ricerca sonora, prevede per questa edizione la presentazione del progetto Lost Days di Attilio Novellino con un testo di Maurizio Inchingoli (critico impegnato in diversi progetti afferenti l’aspetto estetico del suono nonché contributor per The New Noise e Blow Up).

Per l’evento INTRAVIEW, uno spazio di dialogo tra un operatore culturale e un artista, la storica dell’arte Fiorella Fiore questionerà con l’artista Donato Faruolo attraverso un particolare display come meta-intervista.

CIRIACA+ERRE - Suspended Light
A cura di: Lucia Ghidoni
Sedi: Centro per la Creatività Cecilia, Contrada Santa Venere , 85050 Tito – PZ
Inaugurazione: sabato 10 ottobre ore 19,30
Periodo: 11 ottobre > 31 dicembre 2015
Info: Fondazione SoutHeritage + 39 0835 240348, info@southeritage.it, www.southeritage.it
Centro Cecilia + 39 0971 798342, info@centrocecilia.it

CIRIACA+ERRE
(Matera - 1973,  vive e lavora tra Londra e Lugano).
Artista italo-svizzera visionaria e provocatoria, spazia dalla performance al video, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’istallazione.Ha ricevuto premi e riconoscimenti tra cui: finalista al Mostyn Museum / Galles (UK) per Open19 (2015), Menzione Speciale del Premio Terna (2010), Finalista Premio Cairo(2001). I suoi lavori sono stati esposti insieme ad artisti come Bruce Nauman, Nam June Paik, Marina Abramovic’, Vito Acconci, Merce Cunningham, Jan Fabre, Shilpa Gupta ed altri. Le sue performance hanno animato sedi artistiche importanti quali la Mama’s theatre, l’Istituto italiano di Cultura di Los Angeles, Palazzo Reale a Milano. È stata tra i protagonisti del Padiglione Tibet dell’evento parallelo della 55° Biennale d’Arte di Venezia (2013). Ha esposto in prestigiosi musei: Mostyn Museum, Wales- UK (2015), MAMM - Multimedia Art Museum / Moscow (2012), Museo Macro Testaccio / Roma, Festival Europeo della Fotografia / Reggio Emilia(2012), Palazzo Bagatti Valsecchi / Milano (2010), Palazzo Ducale / Genova, Fondazione Stelline / Milano, Palazzo Collicola / Spoleto, Istituto di Cultura Italiano / Berlino. Nel 2012 è al Museo della Permanente di Milano con la performance “I’m Free-take a piece of me”, la sua ultima performance, nel novembre del 2014, è presso la Buchmann Galerie a Lugano.

INDEXarea
Nasce da un‘ottica di collaborazione e condivisione tra Fondazione SoutHeritage e il Centro per la Creatività “Cecilia” di Tito-Potenza. Quest’ultimo, fulcro di attività culturali di vario genere, è una struttura avviata grazie al progetto di policy pubblica Visioni Urbane (www.visioniurbane.basilicata.it) e sostenuta dal lavoro di un consorzio di associazioni che dal 2011 ne curano i programmi con un fitto calendario di eventi. INDEXarea presenta, attraverso una serie di mostre monografiche, gli artisti selezionati per INDEX - Repertorio d’arte contemporanea in Basilicata, un archivio online in continuo aggiornamento (www.southeritage/archivioindex.htm) sulla scena artistica regionale, con una raccolta di portfolio che documenta attraverso immagini, biografie e interviste i percorsi di ricerca degli artisti lucani attivi sulla scena contemporanea. Ideato e coordinato da Lucia Ghidoni, il lavoro di selezione è stato svolto dal 2009 con la collaborazione di cinque curatori (Barbara Improta, Antonella Marino, Grazia de Palma, Simona Caramia e Fiorella Fiore). Dal 2014 ha acquistato una dimensione fisica all’interno del Centro Cecilia, affiancando alla documentazione e alla catalogazione un’attività di promozione e progettazione culturale, divenendo un luogo dove gli artisti possono divenire parte attiva dell’intero processo, in un contesto significativo dove già sono attive diverse realtà culturali. L’area scelta è uno spazio particolare, un dispositivo complesso ed estremo, che gioca tra le categorie di contenitore e contenuto: una scatola in cemento di venti metri di lunghezza per due di larghezza. Fornita di un’unica entrata con affaccio sul foyer, funziona come una sorta di vetrina dell’arte, in quanto lo spazio è interdetto alla fruizione fisica del pubblico che può vedere l’opera-progetto attraverso un filtro a vetro. Il programma prevede la proposta di una sola opera per artista, prediligendo la tipologia di produzioni in situ: illuminata da sola luce artificiale, resterà visibile fino a che sarà sostituita dal lavoro dell'artista successivo.


 

domenica 28 giugno 2015

Maurizio Nannucci al MAXXI - Roma



 
MAURIZIO  NANNUCCI. Where to start from
26 giugno 2015 - 18 ottobre 2015

La mostra esplora lavori di matrice storica e più recenti che interagiscono tra loro attraverso un percorso artistico di uno tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni Sessanta a oggi.
Un universo di luci, colori, forme, scrittura e suoni.
Fin dagli anni Sessanta, Maurizio Nannucci esamina il rapporto tra arte, linguaggio e immagine. La sua ricerca, caratterizzata dal dialogo tra discipline diverse, diventa particolarmente evidente nelle sue grandi scritte al neon.
Un lavoro concettuale il cui linguaggio restituisce alle singole parole un valore simbolico e spaziale
Parte integrante della mostra è la presentazione dei multipli che l’artista ha prodotto dagli anni Sessanta ad oggi: oltre cento edizioni tra multipli, libri e dischi d’artista, foto, riviste, ephemera, che restituiscono un’altra pratica fondamentale del suo lavoro.
Due nuovi lavori sono stati realizzati per questa esposizione tra cui l’installazione sonora interattiva Sound Samples e More than meets the eye una grande opera per la facciata del museo che, grazie agli Amici del MAXXI, entra a far parte della collezione del MAXXI.



www.fondazionemaxxi.it

Via Guido Reni, 4/A
00196 Roma
Orari di apertura
Dal martedì al venerdì 11.00-19.00
Sabato 11.00-22.00
Domenica 11.00-19.00
La biglietteria chiude un'ora prima

 

lunedì 9 marzo 2015

William Congdon, Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata, Milano

 

 
L’ACTION PAINTING SACRA DI WILLIAM CONGDON IN MOSTRA
Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata
Milano, corso Garibaldi 116
12 marzo - 8 aprile 2015

Quattrodici crocefissi del maestro americano, nato artisticamente con Pollock e Rothko, nell’esposizione curata da Rodolfo Balzarotti e Giovanni Gazzaneo

 Ha conosciuto da vicino le seducenti contraddizioni della New York degli Anni Cinquanta, città di grandi opportunità ma al tempo stesso terribili eccessi. E ha poi scelto, dopo aver esposto insieme a Pollock e Rothko, Kline e De Kooning, di spostarsi in Italia: incontrando la fede cattolica e con essa un nuovo modo di intendere la sua missione di artista. Milano ospita quattordici crocefissi (sette gli inediti) dipinti tra il 1960 e la fine degli Anni Settanta da William Congdon, l’ultimo degli action painter. In mostra dal 12 marzo all’8 aprile alla Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata (corso Garibaldi 116).
Una vicenda umana e artistica profondissima quella di Congdon, tra i volontari dell’esercito americano che partecipa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla liberazione del lager di Bergen Belsen; e poi vicino alla Scuola di New York, al circolo dei cosiddetti “irascibili” che si stringe attorno alla figura carismatica di Jackson Pollock. L’ambiente artistico della città non offre però al pittore risposte sufficienti: da qui la scelta di tornare in Europa, in Italia.
Dieci anni vissuti a Venezia, la maturazione della conversione al cattolicesimo e il battesimo ricevuto ad Assisi: dall’inizio degli Anni Sessanta Congdon fa della pittura un medium per esprimere la propria tensione verso l’eterno, un linguaggio per sondare attraverso la fede gli insondabili misteri dell’assoluto. Contribuendo a scrivere una pagina importante nella difficile storia dell’arte sacra contemporanea, operando un sincretismo iconografico che guarda con devozione ai primitivi toscani del Duecento ma anche al sofferto espressionismo di Roualt.
La mostra, promossa dalla Fondazione Crocevia e dalla The William G. Congdon Foundation, si accompagna all’esposizione del Crocefisso, 18 dell’artista nella chiesa di San Raffaele Arcangelo (via San Raffaele, dal 24 febbraio al 24 maggio). Ed è arricchita da un catalogo con testi critici di Enzo Bianchi, Paolo Biscottini, Massimo Cacciari, Domenico Sguaitamatti e da un contributo inedito dello stesso William Congdon.


 


William Congdon – Ecce homo
Quattordici crocefissi dell’ultimo action painter
a cura di Rodolfo Balzarotti e Giovanni Gazzaneo
Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata
Milano, corso Garibaldi 116
12 marzo - 8 aprile 2015
Orari: da lunedì a venerdì 16.30-19.30; sabato 10.30-12.30/15.30-19.00; domenica
(Pasqua compresa) 15.30-19.00; Lunedì dell’Angelo 10.30-12.30/15.30-19.00
Info: 392.813.9491, 02.365.773.65;
fondazionecrocevia@gmail.com;
www.fondazionecrocevia.it;
info@congdonfoundation.com;
 www.congdonfoundation.com


domenica 25 gennaio 2015

ARCANGELO - fare corpo, fare luogo - Milano


 

ARCANGELO. FARE CORPO, FARE LUOGO

19 febbraio – 28 marzo 2015
Milano, Officine Saffi (Via A.Saffi, 7)

 Dal 19 febbraio al 28 marzo 2015, le Officine Saffi di Milano, spazio espositivo la cui missione è quella di promuovere l’arte ceramica in tutte le sue forme ed espressioni sia di artisti emergenti che affermati, inaugurano la propria stagione espositiva, ospitando la personale di Arcangelo (Avellino, 1956), uno dei più accreditati autori italiani contemporanei.
L’esposizione, dal titolo Fare corpo, fare luogo, curata da Flaminio Gualdoni, presenterà una serie di opere recenti in ceramica dell’artista campano.
Come afferma il curatore, “Nella serie di pezzi recenti è davvero un fare corpo, quello di Arcangelo, e insieme un fare luogo. La sua facoltà mitopoietica, l’umore ombroso e mobile del suo trovare, trama situazioni plastiche di narratività rattratta, concentrata, talora solo intuita in nuce e lasciata lì, a crescere nel nostro sguardo e nel flusso emotivo che ne viene innescato”.
 
 
 
 
 
Officine Saffi
Curatori: Flaminio Gualdoni
Informazioni: +39 02 36685696
info@officinesaffi.com
http://www.officinesaffi.com/

Orari: dal lunedì al venerdì 10,00 -18,30. Sabato 11,00 – 18,00.
Domenica su appuntamento.
Ingresso libero